Il Guru (dal sanscrito Gur = Curare), è il
La sua presenza è necessaria per lo sviluppo del discepolo, perché riesce costantemente a guidarlo sul giusto cammino e a dargli di volta in volta un aiuto per le esperienze che il discepolo può fare.
Naturalmente ci sono Guru di vario livello evolutivo, e sta al discepolo cercarne uno di un livello tale per cui il discepolo ne possa beneficiare; il vero Guru si basa sulla propria esperienza interiore, e non su libri (o in minima parte su quelli), o su testi sacri. Se il Guru non è adeguato al discepolo, di sicuro non lo potrà aiutare nel suo sviluppo.
Oltre al Guru esteriore, cioé a un Guru in carne e ossa, esiste anche un
La differenza è che il Guru interiore ha dei metodi a volte duri per l'evoluzione del discepolo, e soprattutto non è affatto dedito alla non violenza. Se c'è bisogno che l'individuo impari una lezione, il Guru interiore la insegna -tramite la legge del karma- prima in maniera delicata, e poi sempre più dura, non fermandosi davanti nemmeno a punizioni molto severe quando ci si rifiuta di capire qualcosa (come una malattia del corpo, o peggio). Se il Guru esteriore ha fatto voto di non violenza, la cosa non vale per il Guru interiore.
E' dunque evidente che trovare un Guru esteriore adeguato, che ci possa insegnare e guidare -se possibile prendendoci per mano- lungo la nostra vera natura è uno dei passi fondamentali nella pratica dello Yoga (un Guru inadatto invece difficilmente porterà benefici; sarebbe come andarsi a curare da un medico che non è capace).
In mancanza del Guru in carne ossa si può seguire anche il Guru interiore (magari aiutandoci a volte con un oracolo), che certamente non può fallire, ma che è allo stesso tempo molto più severo (e che -ripetiamo- nell'insegnarci non ha mai fatto voto di non violenza).
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