Per evitare rischi per la pelle (i
tumori per l'esposizione solare sono aumentati negli ultimi 65 anni
di circa 20 volte, secondo dati diffusi dal Ministero della Sanità),
il suggerimento migliore è prendere poco sole ed in modo
progressivo. è una regola che vale anche per le giornate nuvolose,
nelle quali i raggi del sole filtrano facilmente tramite le nuvole:
si rischia maggiormente la scottatura, perché non si avverte il
calore, e lo stesso avviene quando c'è molto vento, in quanto la
sensazione di calore viene percepita in maniera ridotta, favorendo
un'esposizione maggiore.
è perciò da evitare l'esposizione al sole durante le ore più calde,
prestando attenzione al riflesso dell'acqua del mare e della
sabbia;inoltre, è importante utilizzare costantemente una protezione
solare adatta al proprio tipo di pelle -se possibile consultandoci
con un dermatologo o un farmacista.
Le zone più a rischio sono spalle, zigomi, naso,fronte, labbra e
l'interno delle gambe, ovvero le parti più esposte e vulnerabili.
Un'adeguata protezione ritarda l'invecchiamento cutaneo, previene i
rischi di allergie e riduce il rischio di tumori alla pelle, oltre
ad allontanare i possibili problemi di circolazione venosa.
Proteggersi dal sole
Per aiutare la pelle a difendersi dal sole si fa spesso ricorso a
filtri solari che aiutano a produrre più melanina. Il giusto grado
di protezione dipende dall'intensità della luce, dalla soglia
personale di abbronzatura e dalla frequenza di applicazione del
prodotto. Qualunque prodotto, comunque, dovrebbe essere applicato
abbondantemente e uniformemente su tutto il corpo prima
dell'esposizione al sole.
Tre buone regole: esporsi al sole per gradi - anche chi ha una pelle
piuttosto scura può scottarsi-, evitare il sole delle prime ore
pomeridiane e usare sempre il filtro solare più adatto alla propria
carnagione. Specialmente i primi giorni e se si è di carnagione
chiara, utilizzare i filtri solari (applicarli ogni due ore e dopo i
bagni di mare).
.